Madonnina dei dolori

scritto da La joie de vivre
Scritto 9 anni fa • Pubblicato 9 anni fa • Revisionato 9 anni fa
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Monologo blasfemo. Che il Signore, se c'è, mi perdoni!
- Nota dell'autore La joie de vivre

Testo: Madonnina dei dolori
di La joie de vivre

Madonnina dei dolori

Una donna con un velo in testa sta fumando seduta a una scrivania. Si passa lo smalto sulle unghie. Finito con la mano sinistra, ci soffia sopra sventagliandola e attacca con la destra. In quel momento squilla il telefono. Rimane indecisa, con la sigaretta in bocca, il pennellino dello smalto nella mano sinistra, la mano destra per aria. Poi, rassegnata, spegne in qualche modo la sigaretta e afferra la cornetta.
“Pronto, sono Maria, la segretaria di Dio. Mi dica…”

“No, signora, il principale non c’è, è in giro per il mondo…”
Allontana la bocca dal telefono, tappa il ricevitore con la mano sinistra e commenta ridacchiando:
“Quello è sempre in giro. C’è, non c’è, non si fa mai vedere. L’uomo invisibile, lo chiamo io…”
Sorride e riprende a parlare nella cornetta. “Sì, sì, signora, certo che la sto ascoltando.”

“E abbassi la voce, qui nessuno è sordo. Capito?”

“Si calmi, dunque. Cosa ha detto? Suo marito è in ospedale? Le serve un miracolo? Va bene, signora, adesso ne prendo nota e poi riferirò e… è urgente, dice? Tutti i miracoli sono urgenti.
Ma non sta a me decidere. Io sono una semplice segretaria. Non l’ho mica fatto io il mondo.
Lui l’ha fatto, sì, no, non ha voluto sentire gli esperti. Un po' di carbonio, una spruzzata di idrogeno... il metano non oso chiedermi da dove gli sia uscito. Big bang e voila. Neanche una settimana ci ha lavorato; e poi ci meravigliamo? Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Non passa giorno che non ci sia una protesta, una denuncia o un avviso di garanzia.
E chi si lamenta per le malattie e chi della disoccupazione. Quello non vuole la grandine, l'altro chiede la neve. Ma lui non c’è mai. E allora supplicano me di intercedere. Ma intercedere che?
C’è una tipa che mi prega solo quando sua figlia sta male. Uno, l’altro giorno, invocava la grazia di entrare nel sito di Ali di Carta – ma chi è ‘sto santo con le ali? Ma vi rendete conto?
E chiedono aiuto a me. A me, che sono l’ultima ruota del carro. Come sulla terra. Be’, non lo vedete anche voi? In un ufficio ci sono, che ne so, sei o sette impiegate. E il capoufficio è maschio. Il capotreno è maschio. Il primario è maschio. Il presidente del Consiglio è maschio.
La colf … è femmina. La badante… femmina. La Maddalena pure.
E le femmine hanno il voto, sì, ma il voto non conta niente. Tanto non sono mai loro a decidere.
Oh, questo io lo so, lo so molto bene. Prima di essere una segretaria ero una donna, ero una madre.
Ah, se avessi potuto scegliere io, quella volta, per una volta almeno. Salvare il mondo dal peccato originale o salvare mio figlio. Secondo voi? Potrebbe mai una madre mandare a morire suo figlio per salvare degli sconosciuti? Cos’è il mondo in confronto a un figlio? Niente, ve lo dico io.
Se avessi potuto decidere io, almeno quella volta, la vita sarebbe stata diversa e adesso non sarei qui a fare da segretaria a uno che non si fa mai vedere e che, anche quando c’è… lasciamo perdere.

“Signora? Signora? Ha riattaccato.”

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